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Diventa imprenditrice subito: cambia vita, pioggia di soldi dal fondo perduto

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Salvatore Dimaggio

Il nuovo fondo perduto per l’imprenditoria femminile vale quasi mezzo milione.

Il nuovo decreto chiarisce il funzionamento dei contributi a fondo perduto per l’imprenditoria femminile.

Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale si occupa sia delle nuove imprese che di quelle già costituite. Un divario forte e drammatico in Italia quello tra imprenditori uomini ed imprenditrici donne. I numeri parlano chiaro e raccontano di una società dell’imprenditoria praticamente nelle mani dei soli uomini. Ma questo fondo perduto per l’imprenditoria femminile può fare davvero la differenza. È stato appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che chiarisce come funziona e come utilizzare il fondo perduto che aiuta le donne a diventare imprenditrici ma anche a potenziare eventualmente le imprese già esistenti.

Aziende nuove ed esistenti

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiarito come saranno erogati i 400 milioni di euro stanziati grazie al Piano Nazionale di ripresa e resilienza. Con questo decreto si porta nuovo danaro al nuovo fondo per l’imprenditoria femminile. Allo stesso tempo si vanno a potenziare le misure esistenti per quanto riguarda le nuove imprese a tasso zero ma anche viene potenziato Smart&start che si focalizza sulle startup più innovative e tecnologiche. Vediamo quali sono i target del mise. Questo progetto punta a raggiungere un minimo di 2400 imprese al femminile. Gli aiuti sono a 360° perché non è soltanto l’acquisto di strumentazioni o l’implementazione di nuove linee produttive, ma anche il mentoring e l’attività di consulenza possono essere agevolati con questi fondi.

Come avere i fondi

A beneficiare di questo fondo perduto sono come detto le imprese al femminile, dunque parliamo di varie tipologie di imprese dove la donna è protagonista ed ha una presenza prevalente. Queste aziende prevalentemente in rosa possono essere già esistenti oppure delle Startup. Molto ampio il bacino dei settori agevolati. Infatti queste aziende possono occuparsi di turismo come anche di commercio o di fornitura di servizi così come produzione di beni industriali o artigianali o nel settore dell’agricoltura. Le cifre messe in campo per questo progetto per l’imprenditoria femminile sono veramente importanti specialmente se pensiamo che si tratta di finanziamenti a fondo perduto.

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Abbiamo un tetto massimo di €250000 al netto dell’IVA per quanto concerne le startup e in generale la nuova imprenditoria femminile. Il tetto arriva addirittura a €400000 sempre a letto dell’IVA se parliamo di progetti di sviluppo ed aiuto nei confronti di imprese al femminile già costituite. Gli aiuti sono un mix di contributi a fondo perduto ma anche di finanziamenti agevolati.

 

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