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ISEE 2022: quando basta l’autocertificazione e quanto costa al CAF

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Salvatore Dimaggio

Scopriamo tutto sull’ISEE, quanto ci vuole ad ottenerlo e le novità. Ma vediamo anche quando eccezionalmente è possibile l’autocertificazione.

Il modello ISEE è diventato davvero imprescindibile per gli italiani. Tramite questo modello si possono richiedere tantissimi bonus ed agevolazioni. Quest’anno, poi con l’assegno unico è diventato ancora più importante.

Senza modello Isee non si può avere il reddito di cittadinanza e nemmeno la carta acquisti. Ma vediamo concretamente come si richiede il modello Isee e tutte le novità che lo riguardano. Innanzitutto per ottenere il modello Isee ci sono moltissime vie. Ma comunque sia per ottenerlo è necessario fornire tutta una serie di dati a chi ci compilerà la DSU, che è il presupposto per chiedere l’ISEE. Bisogna fornire le giacenze medie dei conti correnti di tutti i componenti del nucleo familiare. Ad ogni modo ultimamente le banche mettono a disposizione direttamente online procedure per ottenere la giacenza media senza andare fisicamente allo sportello.

Il CAF conviene?

Bisogna anche produrre le buste paga, i compensi di qualsiasi natura che vengano percepiti, le pensioni, ecc. Bisogna anche dichiarare le proprietà di immobili e di eventuali valori mobiliari. Con tutta questa serie di dati si potrà compilare l’ISEE. Ma farlo al CAF conviene? In realtà al CAF non si paga assolutamente niente per avere il modello Isee perché il CAF viene poi ricompensato dall’INPS. Dunque il CAF è una via preferenziale. Dal momento in cui si presenta la DSU all’INPS possono passare 10 giorni lavorativi ma anche di più per ottenere l’ISEE.

Autocertificazione in questo caso

Come dicevamo questo documento diventa sempre più importante perchè i bonus e gli aiuti a chi è in difficoltà non possono prescindere dalla presentazione di questo documento. Ma è importante sapere che si può provvisoriamente anche usare un’autodichiarazione finché non si ottiene l’ISEE definitivo dall’INPS. La DSU può essere inviata all’INPS sia per via telematica che consegnandola alle varie sedi presenti sul territorio. La DSU può essere consegnata all’INPS in qualsiasi momento dell’anno e molto dipende da quello per cui ci occorre.

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Infatti la maggior parte delle persone lo richiede o all’inizio dell’anno oppure in occasione della richiesta di un bonus o di un aiuto che sia erogato proprio in base all’ISEE. Ad ogni modo una volta che l’ISEE sia stato generato dall’INPS, esso varrà fino al 15 gennaio dell’anno successivo a quello in cui è stata presentata la DSU.

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