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IRPEF e Assegno unico: “ora i conti tornano” la tua busta paga di marzo

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Salvatore Dimaggio

Vanno finalmente a regime le novità volute dal Governo Draghi nell’ultima finanziaria.

La riforma degli scaglioni dell’Irpef e delle relative aliquote, ma anche l’introduzione dell’Assegno unico cambiano per sempre le busta paga degli italiani e dunque è importante e capire che cosa succede a marzo.

Innanzitutto l’assegno unico e universale costituisce una misura completamente diversa rispetto ai vecchi assegni familiari. Se per i vecchi assegni familiari c’era il dubbio su chi dei due genitori dovesse chiederlo per avere il maggiore aiuto, adesso con l’assegno unico viene fotografato il nucleo familiare in blocco e quindi tutto dipenderà dall’ISEE e dal numero dei figli. Infatti il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha sottolineato che i vantaggi maggiori in busta paga saranno proprio per il decimo più povero delle famiglie italiane.

Per molti un ricco aumento

Infatti quel 10% di famiglie italiane che si trova in condizioni di maggiore fragilità e che vive di norma prevalentemente nel sud Italia riceverà un vantaggio di circa €1.900 dalla nuova riforma. Ma attenzione però perché questo vantaggio deriverà quasi unicamente dall’assegno unico. Infatti gli esperti hanno sottolineato che la riforma dell’irpef offre mediamente €260 di vantaggio a tutti i contribuenti, ma in realtà il risparmio maggiore ce l’hanno proprio i redditi più alti che possono arrivare a risparmiare anche €1500. I redditi più bassi della riforma dell’irpef guadagnano pochissimo: tra 100 e €150 all’anno.

Ecco come cambia la busta paga ed il mistero dell’Assegno unico non richiesto

Chiaramente il vantaggio più forte lo avranno proprio le famiglie numerose. Infatti famiglie con tanti figli e con un reddito però molto basso possono arrivare a percepire cifre anche importanti. Proprio per questo il Ministero dell’Economia rivendica che queste riforme saranno un elemento di equilibrio tra nord e sud e tra le diverse fasce sociali del paese. In effetti dopo la pandemia il divario tra ricchi e poveri è cresciuto molto e la speranza che questa misura possa almeno in parte ridurlo è forte.

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Ma c’è un elemento d’attenzione sull’assegno unico. Infatti il ministero ha comunicato che solo 3 nuclei familiari su dieci aventi diritto lo hanno richiesto. Come è possibile? Ricordiamo che era possibile richiederlo già dall’inizio dell’anno e più tardi lo si richiede e meno mensilità spettano. Ovviamente lo si può ancora fare. Ma se ad esempio lo si richiede entro giugno si avranno gli arretrati solo a partire da marzo dunque meglio sbrigarsi.

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