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Bancomat: che stangata, per questi banali errori partono controlli e multe

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Salvatore Dimaggio

Gli italiani devono iniziare a fare molta attenzione al Bancomat perché con le nuove normative cambia tutto.

Il Bancomat è uno strumento usatissimo dagli italiani e rientra ormai a buon titolo nelle abitudini quotidiane praticamente di tutti.

Usare il bancomat è quindi un’abitudine del tutto consolidata ma non per questo mancano problemi, anzi in realtà le cose stanno cambiando da vari punti di vista.

Attenzione a come si usa il bancomat

Le novità sul contante sono a 360° perché il governo ha fissato una una soglia massima di €2000 per i pagamenti in contanti che però scenderà a €1000 dall’inizio dell’anno prossimo. Se non si rispettano queste soglie si rischieranno multe fino a €50000.

Ma oltre ai limiti sul denaro contante ci sono anche i limiti sul denaro da tenere in casa e da portare con sé in tasca. Infatti se si viene sorpresi con troppo danaro a casa un tasca anche qui possono partire controlli e multe. Non esiste una soglia massima del denaro che si può tenere in casa ma se appare anomalo rispetto al tenore di vita del soggetto ecco che i controlli fiscali non tarderanno. Ma è importante capire cosa cambia per il bancomat.

Gli errori da non fare

L’Agenzia delle Entrate oggi con la cosiddetta super anagrafe dei conti correnti può monitorare in modo estremamente preciso tutti i movimenti sul conto corrente anche sulla carta di credito. Proprio per questo tutti i prelievi e versamenti bancomat saranno attentamente esaminati. Prelievi e versamenti che appariranno non in linea con il tenore di vita del soggetto potranno far partire controlli molto specifici. Lo scopo del Governo è quello di scoraggiare l’evasione fiscale e di conseguenza un modo molto efficace per monitorare l’eventuale evasione è proprio quello di scoprire le abitudini dei cittadini per quello che riguarda il bancomat e le spese di tutti i giorni.

Cosa fa scattare i controlli

Se queste abitudini non sembreranno coerenti con quanto dichiarato nella dichiarazione dei redditi, ecco che per il fisco questo sarà certamente un campanello d’allarme da non sottovalutare. Dunque il fatto che non esistano soglie rigide al prelievo e versamento non significa che questi non suscitino perplessità se sono troppi o troppo pochi, o troppo ravvicinati, ecc. E’ chiaro che c’è tolleranza, ma se determinati comportamenti sembrano sospetti i controlli ci saranno. D’altra parte la super anagrafe dei conti correnti nasce anche per monitorare il bancomat e dunque questo non può sorprendere.

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