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Paura sulle banche italiane: la Russia finisce in default e i correntisti italiani tremano

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Salvatore Dimaggio

La Russia è finita in default e i correntisti delle banche italiane tremano perché l’esposizione delle nostre banche sul paese di Putin è forte.

Cerchiamo di capire che cosa cambia e che cosa sta succedendo. Fin dallo scoppio della guerra in Ucraina le banche italiane sono state guardate con forte sospetto.

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Infatti le banche italiane hanno fatto parecchi affari nella Russia di Putin e vantano grossi crediti nei confronti di questo paese.

Le banche italiane fanno paura: vediamo se è giustificata

Nulla di male in tutto ciò perché le banche normalmente investono in tante situazioni diverse.

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Ma con il paese di Putin sottoposto al duro embargo occidentale e con il rischio concreto di un default, che oggi è diventato realtà, le banche italiane appaiono indebolite. Ma vediamo di capire la vera natura di questo default e cosa rischiano le banche italiane. Molte autorità occidentali hanno sostenuto che la Russia sia finita in default perché inadempiente nei confronti di obbligazioni che scadevano a maggio e che proprio in questi giorni hanno visto scadere anche il termine di garanzia di 30 giorni. Tuttavia la Russia nega con forza e decisione di essere finita in default perciò è importante capire come stanno realmente le cose.

La Russia è davvero in default?

La Russia sarebbe perfettamente in condizione di pagare le cifre scadute ma semplicemente le viene impedito di farlo perché i canali per il pagamento sono stati chiusi proprio dagli stessi creditori. In sostanza è proprio l’embargo occidentale che impedisce alla Russia di pagare i suoi debiti. La Russia sta vendendo gas all’Europa e sta vendendo immense quantità di gas e petrolio a Cina ed India. Dunque la sua situazione economica in realtà è meno compromessa di quello che sembrerebbe. Inoltre dal punto di vista pratico questo default non cambia nulla. Infatti l’effetto del default sarebbe quello di tagliare fuori il paese dal circuito del business internazionale ma di fatto la Russia lo è già. Dunque questo default si può ben definire un default virtuale che è stato imposto alla Russia proprio per punirla della violenta e sanguinaria aggressione al popolo ucraino.

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