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Busta paga: arriva finalmente il taglio del cuneo e vediamo di quanto aumenta davvero

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Salvatore Dimaggio

Ecco finalmente le vere cifre dell’aumento in busta paga, dopo tante promesse da parte del Governo Meloni.

Il taglio del cuneo fiscale è un argomento caldissimo perché il governo Meloni ha deciso proprio di ridurre tanti bonus sociali ma anche il reddito di cittadinanza proprio per finanziare questo atteso taglio del cuneo fiscale.

Euro
busta paga (I Love Trading)

Quindi oggi possiamo effettivamente capire di quanto aumentano le buste paga degli italiani. Lo scopo del governo Meloni fin dal suo insediamento è stato proprio quello di aumentare le buste paga per fronteggiare la fortissima inflazione. Infatti nel 2022 l’inflazione in Italia è arrivata a toccare il 12% e quindi il governo ha deciso di tagliare bonus sociali ma anche reddito di cittadinanza proprio per avere danaro necessario per tagliare il cuneo fiscale.

Un taglio della tassazione sul lavoro

Come sappiamo il cuneo fiscale non è altro che la differenza tra la cifra erogata dal datore di lavoro e la cifra che arriva al lavoratore. Quindi tagliare il cuneo fiscale significa sostanzialmente tagliare le tasse sul lavoro dipendente e quindi significa che al lavoratore arriva una busta paga più pesante.

Ci sono state tantissime polemiche per l’eliminazione del reddito di cittadinanza e tante famiglie povere sono finite realmente nei guai o stanno per finirci. Ma il governo ha deciso che la priorità era proprio l’aumento delle buste paga e quindi vediamo adesso finalmente di quanto possono aumentare le buste paga proprio in virtù del taglio del cuneo fiscale. Il taglio del cuneo fiscale pesa sul bilancio dello stato per circa 5 miliardi di euro.

Esempi pratici e come funziona il taglio

Ma questi 5 miliardi di euro finiscono nelle tasche dei lavoratori. Per chi guadagna fino a 1923 euro al mese il taglio è pari a tre punti che significano un aumento lordo di 58 euro. Se invece la retribuzione arriva €2692 euro il taglio significa un aumento massimo lordo di 54. Ma il vantaggio netto per i lavoratori viene in parte mitigato dall’imposta sui contributi che non sono più da versare.

Parliamo di un’imposta progressiva e quindi questo chiaramente ha un suo peso. Cerchiamo di fare qualche esempio pratico.

Cifre concrete ed aumenti

Come primo esempio immaginiamo quello di un lavoratore che percepisca 1.200 euro al mese. L’incremento determinato dal taglio del cuneo fiscale andrà ad essere proprio di 28€. Ovviamente parliamo di 28 euro al mese che si avranno anche sulla tredicesima. Ma prendiamo ad esempio anche il caso di un lavoratore che percepisca 1900 lordi. Per chi percepisce €1900 lordi il guadagno sarà di 38 euro al mese.

Aumento busta paga
Aumento busta paga / I Love Trading

Ad ogni modo al di là di questi esempi si può andare ad evidenziare come la riduzione dei contributi previdenziali andrà effettivamente ad aumentare la retribuzione dei lavoratori. Però c’è anche da dire che gli studi dimostrano come questi aumenti siano ben poca cosa rispetto al 12% dell’inflazione e quindi non vadano realmente a compensare la perdita del potere di acquisto determinata dalla fortissima fiammata inflazionistica. Ma diciamo che se l’inflazione dovesse calare questo taglio invece resterebbe stabilmente nel tempo e questo costituisce comunque un vantaggio per i lavoratori.

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