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Non dare mai questo dato apparentemente banale o ti ritrovi col conto svuotato

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Salvatore Dimaggio

Attenzione a questo dato bancario che diamo con naturalezza: chi ne entra in possesso può usarlo contro di noi.

L’usurpazione di identità è un fenomeno crescente da quando esistono lo SPID, le identità digitali e tutte le attività online. Dobbiamo stare attenti al nostro codice IBAN perché fornirlo con leggerezza non è qualcosa di prudente. Quando ci abboniamo ad un servizio o in altri casi comuni della vita ci viene chiesto il codice IBAN. Questo codice è un po’ come il numero di targa del nostro conto corrente, ma quando lo comunichiamo siamo presi dai dubbi perché non sappiamo chi c’è dall’altra parte.

tieni al sicuro i tuoi dati
Attenzione a fornire i tuoi dati – ilovetrading.it

Cerchiamo di capire quali rischi si corrono a comunicare questo codice. L’IBAN è un codice alfanumerico che identifica un conto bancario in ambito internazionale. Le prime due lettere identificano il paese, poi c’è un numero di controllo e il numero di conto effettivo. L’utilità dell’IBAN è quella di poter consentire transazioni internazionali perché questo numero è accettato e compreso in tutto il mondo.

Attenzione al codice IBAN: in questi casi può metterti in difficoltà

Sia i privati che le aziende possono utilizzare questo codice per bonifici e transazioni. Se il codice IBAN del nostro conto finisce nelle mani sbagliate può essere utilizzato per scopi fraudolenti. In linea di principio se si comunica il proprio codice IBAN e i dati anagrafici, chi riceve queste informazioni non può avere accesso al conto. Se forniamo il nostro codice IBAN e dati anagrafici per un addebito periodico tramite RID come capita per le utenze domestiche o gli abbonamenti c’è il rischio di vedersi prelevate dal conto spese non previste persino dopo aver richiesto la fine del servizio.

IBAN non è un dato banale: attento prima di darlo
Attento prima di dare questo dato – ilovetrading.it

L’addebito ricorrente tramite RID da questo punto di vista è un problema perché concretamente si autorizza chi c’è dall’altra parte a prelevare più volte dal conto. La cosa da non fare mai è quella di fornire le credenziali di accesso al nostro home banking. Non ha importanza per quale motivo ci vengano richieste o addirittura se chi ce le richieda si qualifichi come un operatore della banca: le credenziali di accesso all’home banking non vanno fornite mai perché in questo caso il rischio è quello dello svuotamento del conto corrente.

Anche ricevere bonifici può essere pericoloso

Questi due casi vanno tenuti ben presenti perché di norma il nostro conto corrente è al sicuro ma ci sono queste due eventualità che potrebbero metterlo a rischio. Anche un bonifico a nostro favore può essere un pericolo. L’IBAN consente a chiunque lo conosca di farci un bonifico senza dover essere autorizzato da noi. Se questo proviene da una persona sottoposta ad indagini o attenzionata dalle forze dell’ordine, questo bonifico potrebbe farci finire nel gorgo delle indagini e degli accertamenti. 

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