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Contratti di affitto 2023: nuovi costi e obblighi con e senza cedolare secca

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Salvatore Dimaggio

Vediamo la normativa attuale sui contratti d’affitto, i costi e cosa conviene fare. Le sanzioni sono pesanti.

I contratti di affitto della casa nel 2023 prevedono una serie di norme a carico del proprietario dell’immobile che sceglie di locare questo bene per produrre un reddito. Queste norme se non rispettate danno il via a contravvenzioni e multe pesanti. Il primo obbligo relativo al contratto di locazione è quello della registrazione. Questa va fatta all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla firma del contratto.

cedolare secca e regole aggiornate sull'affitto
Regole attuali sugli affitti e tasse – ilovetrading.it

La legge di stabilità del 2016 ha reso questo passaggio un obbligo solo per i contratti di affitto che superano un mese di tempo. L’onere di registrare il contratto è affidato al proprietario della casa. Se manca la registrazione all’Agenzia delle Entrate, il contratto non è valido e l’inquilino non potrà essere sfrattato attraverso il sistema abbreviato. Il contratto di affitto può essere fatto attraverso varie vie.

La cedolare secca consente di risparmiare ed è la via preferita dai padroni di casa

Se si sceglie la cedolare secca il proprietario non dovrà versare l’imposta di registro e l’imposta di bollo. Si tratta di una tassazione più conveniente rispetto a quella ordinaria. I costi che il proprietario deve mettere in campo vanno divisi in parti uguali con l’inquilino. Se c’è l’accordo tra le parti il proprietario può anche sostenere questi costi da solo. La cedolare secca in generale è uno strumento di risparmio rispetto alla tassazione ordinaria.

obblighi e tasse sull'affitto nel 2023
Come funzionano i contratti di locazione oggi – ilovetrading.it

L’importo minimo delle tasse per il primo anno è di almeno 67 euro. Se c’è mancato o ritardato pagamento la sanzione sarà del 120% dell’imposta e può arrivare al 240 per cento. Il proprietario deve pagare anche l’Irpef in caso di tassazione ordinaria e si dovrà fare riferimento al suo scaglione di appartenenza. Se si sceglie la cedolare secca si dovrà pagare l’imposta sostitutiva fissa del 21% che in alcuni casi è ridotta al 10%.

Le sanzioni sono pesanti per chi non è in regola

Dunque in generale la cedolare secca è preferita anche nel 2023 dai proprietari di immobili perché a conti fatti le tasse da pagare sono inferiori. Quando si tratta di affitti o di redditi da fabbricati, pagare le tasse in tempo conviene perché le sanzioni risultano dure. I redditi da fabbricati sono particolarmente attenzionati dal Fisco.

I controlli possibili grazie all’intelligenza artificiale dell’amministrazione finanziaria consentono di individuare discrepanze ed evasione. Questo è un paradosso perchè tanti immobili risultano globalmente passivi per i proprietari ma ciò non toglie che controlli e sanzioni siano pesanti.

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