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Ancora una volta il petrolio fallisce il break rialzista, ribasso in arrivo?

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Marco Calindri

Ancora una olta il petrolio fallisce il break rialzista chiudendo la settimana con un ribasso di circa il 2,5%. Diversi sono i fattori che hanno contribuito a questa debolezza che adesso potrebbe portare a un’accelerazione ribassista.

La Cina scopre nuovi giacimenti di petrolio e punta all’autosufficienza petrolifera

La compagnia statale cinese CNOOC ha annunciato una scoperta significativa di petrolio nel suo giacimento petrolifero in acque profonde nel Mar Cinese Meridionale, con riserve di oltre 100 milioni di tonnellate di petrolio greggio leggero. Questa scoperta ha spinto CNOOC ad aumentare il suo obiettivo di produzione per l’anno di circa l’8%, con l’obiettivo di raggiungere una produzione record di 700-720 milioni di barili, principalmente grazie ai ritrovamenti nel Mar di Bohai e nel Mar Cinese Meridionale.

La Cina sta investendo notevolmente nell’estrazione di petrolio e gas naturale con l’obiettivo di diventare meno dipendente dai fornitori stranieri, riducendo così l’influenza degli Stati Uniti nella regione.

I tagli dell’OPEC+ e la diminuzione della domanda cinese come impatteranno sul prezzo del petrolio?

Le forniture di petrolio sono rimaste scarse a causa dei tagli alla produzione dell’OPEC e delle sanzioni russe, mentre la domanda dalla Cina e la stagione delle vacanze statunitensi devono ancora decollare. Inoltre, la Cina ha fissato un obiettivo di crescita economica per il 2024 del 5%, considerato ambizioso da molti analisti senza ulteriori stimoli.

Le importazioni di petrolio greggio in Cina sono aumentate nei primi due mesi del 2024, ma sono state più deboli rispetto ai mesi precedenti, segnando una tendenza al rallentamento degli acquisti da parte del più grande acquirente mondiale. Nel frattempo, i membri dell’OPEC+ hanno concordato di estendere i tagli volontari alla produzione di petrolio, ma la produzione nei paesi OPEC+ è aumentata a febbraio.

Tutti dati che hanno spinto al ribasso il prezzo del petrolio.

I mercati petroliferi sono stati anche influenzati dai segnali sui tempi dei tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti e nell’Unione Europea, poiché tassi più bassi potrebbero stimolare la domanda di petrolio e la crescita economica. La crescita dell’occupazione negli Stati Uniti ha superato le aspettative, ma il tasso di disoccupazione è aumentato, mantenendo sul tavolo un possibile taglio del tasso di interesse da parte della Federal Reserve. La BCE potrebbe iniziare ad abbassare i tassi tra aprile e giugno.

Intanto i dati dicono che i gestori finanziari hanno aumentato le loro posizioni lunghe nette su futures e opzioni sul greggio statunitense nella settimana terminata il 5 marzo.

Ancora una volta il petrolio fallisce il break rialzista, ribasso in arrivo? Le indicazioni dell’analisi grafica

Sebbene gli indicatori siano ancora tutti impostati al rialzo, le quotazioni del petrolio non sono riuscite a confermare la rottura della resistenza in area 79,41 $, un chiaro segnale di debolezza. D’altra parte, non ci sono ancora chiare evidenze che spingono per un’inversione ribassista. Una conferma in tal senso potrebbe arrivare da una chiusura settimanale inferiore a 70,71 $.

Tutti gli indicatori sono impostati al rialzo sul grafico del petrolio
Tutti gli indicatori sono impostati al rialzo sul grafico del petrolio

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