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Assegno Unico 2022: l’errore sulla domanda che lo sta dimezzando

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Salvatore Dimaggio

Assegno unico: la beffa che tanti ignorano, così si dimezza.

L’assegno unico insieme al taglio dell’irpef sono state le due grandissime novità degli ultimi mesi. Con l’assegno unico il governo ha deciso di intervenire in modo radicale in una riforma delle politiche al servizio della famiglia. Il governo Draghi ha fatto intendere che attorno alla famiglia c’erano troppe disposizioni spesso confusionarie e contraddittorie. Tutto questo doveva finire in favore di un unico intervento chiaro e semplice. Questo intervento è appunto l’assegno unico per i figli. Il governo ha cercato di rendere le cose più semplici possibili, ma come vedremo in realtà bisogna stare piuttosto attenti perché la normativa non è banale come può sembrare. E c’è chi rischia concretamente di vedere il famoso assegno dimezzato. Innanzitutto l’assegno unico va a premiare le famiglie numerose perché è proporzionale al numero dei figli. Ha fatto scalpore la famiglia con 12 figli che grazie all’assegno unico percepirà addirittura €2800 al mese. Chiaramente un caso limite ma che va a spiegare un po’ la vocazione di questo strumento. L’altro parametro fondamentale ovviamente è l’ISEE. Chiaramente un ISEE più basso garantisce un assegno unico più elevato e viceversa.

Attenzione a non sbagliare

Ma è stata fatta parecchia confusione su come va presentata la domanda. Vediamo di chiarire meglio perché dall’INPS sono arrivati degli aggiornamenti. In un primo tempo si era detto che la domanda poteva essere presentata tramite CAF e patronati in modo indifferente o da entrambi i genitori o anche da uno solo. Questa informazione si è rivelata poi pericolosamente sbagliata. In realtà le cose non stanno affatto così. I soldi dell’assegno unico possono essere materialmente intascati da entrambi i genitori a metà oppure tutti da un solo genitore. E questo è vero. Ma è falso che la domanda dell’assegno unico possa essere posta in essere da un solo genitore. Infatti se è un solo genitore a chiedere l’assegno unico, durante la procedura deve comunque sia intervenire anche il secondo per ratificare la richiesta fatta dal primo.

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Ma c’è di più: per le coppie che non vivono sotto lo stesso tetto perché separate divorziate, vanno fatte necessariamente due domande altrimenti anche in questo caso l’assegno si dimezza.

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Insomma una procedura meno banale di quanto si fosse creduto.

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