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Borse impennano sotto le bombe: “mamma Fed”, ragioni di questo ottimismo

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Salvatore Dimaggio

Stiamo vivendo uno dei momenti più cupi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Questa è la percezione diffusa da parte di tanti analisti ma anche da parte di tante persone comuni.

La pressione sull’economia, ma anche sulla stabilità mentale della gente è assai forte. Dopo due anni di pandemia, la prospettiva di una escalation militare e contemporaneamente quella di un’inflazione galoppante sono veramente troppo. In un momento del genere le borse dovrebbero colare a picco.

Paradossalmente da questo punto di vista chi si sta comportando in maniera più “consona agli eventi” per così dire è proprio il Bitcoin che sta perdendo valore in maniera marcata. Ma in uno scenario così fosco, come mai le borse rimbalzano allegramente dopo i tonfi e sembrano sempre immuni da qualsiasi problema? Lo abbiamo visto con Evergrande e adesso lo vediamo con i bombardamenti dell’Ucraina.

Un comportamento apparentemente irrazionale

Forse persino se scoppiasse la guerra, le borse avrebbero soltanto momenti di nervosismo, ma poi continuerebbero a salire come niente fosse. Certamente le ragioni possono essere tante. C’è la fiducia nel fatto che in fondo nessuno voglia veramente una guerra nucleare e che alla fine tutto si risolverà in un braccio di ferro di sanzioni e di tensione crescente sui confini. Ma secondo molti analisti la ragione di fondo e un’altra. Ormai le borse da anni sono completamente sganciate dall’economia reale. Vivono semplicemente del “reddito di cittadinanza” emesso con grande generosità continuamente dalla Fed, così come delle altre banche centrali.

I tassi resteranno ancora a zero

Fuori da ogni polemica è sorprendente notare come mentre non si trovino mai i soldi per le misure sociali, le banche centrali sono sempre pronte a inondare letteralmente di danaro i mercati finanziari. Sicuramente è giusto voler sostenere le borse, ma continuare a gonfiarle quando secondo tanti analisti sono chiaramente in bolla che senso ha? Specie sapendo che questo lascia senza controllo l’inflazione… Paradossalmente l’escalation militare Ucraina al posto che spaventare i mercati li sta rassicurando.

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Perché la vera paura dei mercati era che la Fed a questo punto non avesse più pretesti per mantenere i tassi a zero. Adesso il pretesto ce l’ha bello e pronto impacchettato dalla lontana Ucraina e i mercati sanno che possono continuare a salire senza nessuna ragione. Il compito delle banche centrali è gravoso e difficile, ma in questa situazione non appaiono stonate le voci di chi le richiama con insistenza ad alzare i tassi e ad arginare l’inflazione.

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