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Bollo auto 2022: attenzione, nuove scadenze e nuove verifiche Fisco

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Salvatore Dimaggio

Il bollo dell’auto è oggetto di nuove polemiche vediamo cosa cambia sulle scadenze e cosa succede per quanto riguarda gli accertamenti fiscali.

Negli anni scorsi il bollo dell’auto era stato in qualche modo salvaguardato da quella tregua con il fisco che aveva permesso agli italiani di pagarlo con maggiore comodità e con termini più estesi.

Ma da quest’anno queste possibilità non ci sono più e bisogna stare attenti al calendario, ma anche al fisco. La modalità di pagamento del bollo dell’auto è molteplice. Infatti attraverso tanti canali è possibile pagare questa tassa gestita dalle regioni. Anzi è importante sapere che alcune regioni concedono addirittura uno sconto se si paga con la domiciliazione sul conto corrente. Un notevole risparmio che vale la pensa di essere sfruttato. Ma pagare il bollo dell’auto è un obbligo e per chi lo salta ci sono delle sanzioni che aumentano nel tempo. Inizialmente si pagherà una somma a titolo di interesse proporzionale al tempo trascorso. Per qualche settimana o anche mese ce la si può cavare con una cifra tutto sommato limitata.

Ritiro targhe e Fisco

Ma c’è il ritiro delle targhe e della carta di circolazione quando si superano i tre anni. Infatti quando si superano i tre anni dal pagamento del bollo auto si arriva al massimo della sanzione consistente appunto nell’impossibilità dell’auto di circolare. Ma quest’anno il Fisco ha ricevuto nuovi poteri di indagine dell’autorità garante sulla privacy e l’auto è nel mirino. Pagare nei termini è importante e di conseguenza bisogna ricordare che la scadenza del bollo auto non è uguale per tutti, ma cade l’ultimo giorno del mese successivo a quello dell’immatricolazione. Se ad, esempio, la propria auto è stata immatricolata a gennaio di qualsiasi anno, il termine per il pagamento del bollo scadrà l’ultimo giorno di febbraio.

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Alcuni sono esonerati dal pagamento del bollo auto e sono coloro i quali hanno un auto adibita al trasporto dei disabili o anche un’auto elettrica o addirittura un auto d’epoca. Ma l’auto è nel mirino del fisco proprio a causa degli ingenti costi che spesso impone ad un nucleo familiare. Infatti una famiglia sostiene spese notevoli per la propria automobile e se queste spese non appaiono in linea con quanto dichiarato a titolo di introito ecco che scatteranno dei controlli.

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